Tartufo e formaggi
Gli ultimi mesi dell’anno sono quelli più attesi per gli amanti del tartufo bianco: in tutti i territori vocati si celebra questo pregiatissimo dono della terra con fiere ed eventi e sulle tavole ci si inebria dei suoi profumi irresistibili.
Anche il mondo dei formaggi non resta insensibile al fascino di questo fungo ipogeo (attenzione, il tartufo non è un tubero – come spesso erroneamente viene definito – bensì un fungo che cresce sotto terra, “ipogeo” appunto) e sui banchi delle gastronomie spesso si trovano formaggi “aromatizzati” al tartufo, sia bianco che nero. In questi casi bisogna fare un po’ di attenzione, perché non sempre si tratta di aromatizzazioni naturali – vale a dire ottenute semplicemente inserendo nella cagliata della polvere di tartufo, come nel caso del Gouda al Tartufo (https://bit.ly/2Z0apnP) –, bensì purtroppo molto spesso l’aromatizzazione è ottenuta aggiungendo aromi sintetici di tartufo bianco (un po’ come quello che succede con l’olio al tartufo di bassa qualità – e spesso, ovviamente, anche di basso prezzo).
Passando invece agli abbinamenti gastronomici, il più classico è quello con i formaggi a crosta fiorita. Brie, Camembert, Brillat-Savarin, Chaource, Coeur de Neufchatel (solo per citare i più famosi) si sposano meravigliosamente se accompagnati con alcune lamella di tartufo poiché la loro crosta ha chiari sentori di funghi e di sottobosco. Un altro modo per esaltare il loro sapore è quello di tagliarli a metà in senso orizzontale e farcirli con un composto ottenuto lavorando della Cream Cheese con del tartufo (bianco o nero a scelta, e a seconda del budget, soprattutto).
Infine, un altro grande classico tra gli abbinamenti gastronomici è quello tartufo-fonduta. Non solo qualche lamella di tartufo esalta una fonduta classica – sia essa svizzera, valdostana o savoiarda (https://bit.ly/3BJnrnZ) – ma anche un altro grande classico francese di questa stagione come il Mont d’or al forno. E bon appetit!