Il Platò del Sole

Un’altra occasione per fare incontrare dei formaggi e raccontarli in questo platò dedicato all’estate.

La nostra esperienza gustativa inizia con i Bouchon Aromatizzati: piccoli cilindretti caprini prodotti nel cuneese, a cagliata lattica. Dopo qualche giorno di stagionatura fioriscono leggermente nella buccia e vengono quindi aromatizzati in superficie con petali di rosa, erba cipollina, paprika, erbe e fiori di montagna.

Restiamo in Piemonte per apprezzare la Robiola del Pastore BIO: si tratta della classica robiola fatta stagionare per un periodo di tempo più lungo. La pasta, inizialmente bianchissima e morbida, tende con il passare del tempo a cremificare dal sottocrosta. Con il protrarsi della stagionatura il sapore diviene intenso, ancora lattico, ma che volge su sfumature leggermente e piacevolmente saporite e piccanti. In Sicilia ritroviamo il gusto delicato della Vastedda della Valle del Belice DOP. Prodotta da latte ovino crudo, nella valle del fiume Belice, tra le province di Palermo, Agrigento e Trapani, è un formaggio fresco a pasta filata, morbida e omogenea. Privo di crosta, dal sapore fine e acidulo, con gradevoli e freschi sentori di latte ovino. Non ha una lunga stagionatura (è matura già dopo due giorni) e dunque ha sapore leggermente erbaceo

Dalla Sicilia al Veneto, dove incontriamo l’Asiago d’allevo DOP. Prodotto esclusivamente in estate, nelle malghe dell’Altopiano di Asiago, con latte vaccino crudo di due mungiture, di cui una scremata per affioramento. Ha pasta semicotta, dura e compatta con occhiatura a occhio di pernice; il colore è paglierino intenso in quanto l’alimentazione delle vacche è ricca di foraggi verdi. Da giovane ha sapore dolce, ma una volta stagionato la pasta risulta granulosa ed il sapore leggermente piccante. Ci spostiamo a Putignano, in Puglia, presso l’azienda agricola Querceta per apprezzare il Provolone stagionato BIO, formaggio a pasta filata da latte vaccino crudo da agricoltura biologica. Viene prodotto e stagionato mediamente 8 mesi in cantine fresche e umide. Ha sapore piacevolmente piccante e lunghissimo. Concludiamo il nostro percorso sensoriale con il classico erborinato: il Monteverde BIO. Prodotto da latte caprino a Montegalda ai piedi dei Monti Berici. La pasta, molle e compatta è sostenuta con sviluppo di pennicillium roqueforti e presenta dunque striature verde-blu, mentre il gusto è pronunciato ed elegante, tipico degli erborinati. Si abbina perfettamente all’uva, alle banane e ai fichi, ma anche a melanzane fritte spolverate di zucchero e scaglie di cioccolato.

 

 

 

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